Immaginiamo sempre i safari sensazionali e le splendide spiagge del Sudafrica …ma ci sono tanti altri tesori nascosti. Uno di questi è il Sevilla Rock Art Trail.
Il nostro viaggio in Sudafrica prevedeva di spostarci verso sud, dal confine con la Namibia fino a raggiungere Città del Capo. Lungo il tragitto avevamo valutato di vedere un posto che ci incuriosiva molto, il Sevilla Rock Art Trail, un percorso a piedi alla scoperta di graffiti di migliaia di anni fa. Non sapevamo bene cosa avremmo trovato ma la nostra curiosità ci ha ripagato alla grande!
Avevamo pernottato a Clanwillian, graziosa cittadina in stile olandese, ma il clima era freddo e piovigginoso, quindi la mattina seguente lo spirito non era al massimo. Andiamo? Non andiamo? Per fortuna ha prevalso la nostra voglia di vedere e conoscere cose nuove, per cui tutti in macchina per raggiungere questo insolito posto.

Il Sevilla Rock Art Trail dista 34 km da Clanwilliam e per arrivarci occorre inoltrarsi all’interno del Cederberg, una zona montuosa e desertica molto bella e affascinante, una delle mete preferite dagli escursionisti. Formazioni rocciose che cadono a strapiombo in valli profonde rendono unica questa area, tanto da essere inserita nei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.

Per poter accedere al Sevilla Rock Art Trail i visitatori devono ottenere un permesso dalla fattoria del Traveller’s Rest in quanto i graffiti si trovano in un’area privata. Quindi parcheggiate davanti la fattoria dove riceverete un opuscolo con i dettagli su ciascuno dei nove siti di arte rupestre. Per ottenere i permessi per la visita occorre pagare 40 Rand, ovvero circa 3€ al cambio attuale. Il Traveller’s Rest ha anche delle camere a disposizione degli ospiti e funge anche da ristorante, caffetteria e vendita di oggetti d’artigianato.

Il Sentiero
Il percorso è lungo 4 km e l’escursione è abbastanza semplice e pianeggiante, ma consiglio vivamente scarpe da trekking o similari. Il sentiero si fa in autonomia e comincia poche decine di metri oltre la fattoria oltrepassando un cancello. Lungo il percorso non ci sono molte indicazioni tranne impronte di scarpe dipinte di bianco che indicano la strada. In ogni caso considerate almeno 3 ore per la visita. Noi abbiamo trascorso quasi l’intera mattinata e buona parte del pomeriggio camminando lentamente e ammirando centinaia di dipinti di arte rupestre. Inoltre non sarà difficile incontrare vari tipi di animali, come i dassies (simili a grossi criceti), babbuini e gli onnipresenti springbok (specie di antilope).



Ma chi sono gli autori di questi graffiti?
Questi dipinti furono realizzati centinaia e migliaia di anni fa dal popolo dei San, ovvero quelli che comunemente chiamiamo Boscimani. I San abitano l’Africa meridionale da almeno 22.000 anni e tuttora vivono tra Sudafrica, Namibia e Botswana. E’ sempre stato un popolo nomade di cacciatori e raccoglitori (frutti e radici). Studi recenti sembrerebbero comprovare che i San costituiscano uno dei rami più antichi dell’evoluzione dell’uomo moderno. Molto probabilmente sono i nostri antenati!

Esplora i 9 siti
La passeggiata comprende 9 antichi siti di arte rupestre e offre una visione affascinante della vita del popolo dei San che ha vissuto in questa zona per migliaia di anni. Ci sarebbe un ulteriore decimo sito, ma questo aumenta la camminata a 7 km e sinceramente non ne vale pena. Le ultime valutazioni sull’età dell’arte rupestre sostengono che i diversi siti hanno tra gli 8.000 e gli 800 anni.
Alcuni dei dipinti sono tre volte più antichi delle piramidi in Egitto!



L’interpretazione dei dipinti rupestri è complicata poiché i San non avevano e non hanno tuttora una lingua scritta. Alcuni dei dipinti più irrealistici sono probabilmente associati a “stati di trance” e riti religiosi. Altri dipinti potrebbero essere semplicemente scene della vita quotidiana dei San. Purtroppo il significato di molti dipinti è andato perso per sempre.



Come sono fatti
La maggior parte dei dipinti sono rossi o marroni in quanto i San utilizzavano l’ocra, il sangue e il carbone, poi aggiungevano una linfa vegetale per aumentarne la durata. Noterete che altri graffiti sono neri, ma in realtà si tratta di un lichene che è attratto dalla vernice biologica.

Tuttavia ci sono alcuni dipinti policromi che sembrano avere parti mancanti. Probabilmente furono realizzati con più colori, ma nel corso degli anni è rimasto solo quello più resistente agli agenti atmosferici. Ci sono infatti animali senza testa e zampe, e persone senza volto, il che fa presumere che fossero stati dipinti con colori differenti poi svaniti col tempo.



Lungo il percorso dei 9 siti dovrete aguzzare la vista in quanto molti graffiti non sono di fronte ai vostri occhi, ma spesso si trovano sotto a costoni di roccia a sbalzo e per essere visti occorre sdraiarsi.

Troverete tantissimi dipinti, strane creature che sembrano dinosauri, animali, figure di uomini e donne, guerrieri a caccia e impronte di mani. Sarà piacevole sfidare voi stessi e i vostri compagni di viaggio a chi riesce a scovarli.

Ricordati di non toccare o bagnare i graffiti. E’ rigorosamente proibito!
Al termine della passeggiata fermatevi per uno spuntino alla fattoria da dove siete partiti. E’ un posto accogliente e frequentato da giovani free-climbers che fanno base qui per le loro scalate nel Cederberg.
Il Sevilla Rock Art Trail offre un’interessante varietà di arte rupestre lungo splendidi panorami, che lo rende un’escursione unica quando esplori questa regione del Western Cape.
Se ti è piaciuto questo articolo sul Sudafrica ti consiglio di leggere anche quello delle incredibili balene nella De Hoop Nature Reserve.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Sito ufficiale Cederberg: www.cederberg.com
Traveller’s Rest (& Sevilla Rock Art Trail) e-mail: travrest@clanwilliam.co.za