Alla scoperta di Christiania, il quartiere hippie nato all’inizio degli Anni Settanta nel cuore di Copenhagen
Copenhagen si conferma la capitale più vivibile e green del mondo, efficiente e ricca di attrazioni. Questa è la carta d’identità della capitale danese. Ed è tutto vero, le tipiche case danesi dai colori vivaci affacciate sui canali, strade pulite, architettura moderna che si fonde a meraviglia con la tradizione. Poi biciclette, biciclette ovunque, che sembrano ricordare al traffico di essere altrettanto silenzioso.

Ma proprio qui, in quel che sembra l’assoluta perfezione, sorge Christiania, un’area di 34 ettari dove sorgeva una vecchia base militare poi dismessa e successivamente occupata nel 1971 da un gruppo di hippie. Questi decisero di riutilizzare gli edifici abbandonati e trasformarli in abitazioni, dichiarando la nascita di un Città Libera (Fristad).

Oggi Christiania conta circa un migliaio di abitanti che continuano a dare forma ad un’eccezionale esperimento sociale di vita comunitaria. Hanno le loro leggi, la loro bandiera e il loro modo di vivere.

Le origini
Negli anni Settanta c’erano molti movimenti che si ispiravano ai valori della pace e della libertà. Erano gli anni delle grandi contestazioni in tutto il mondo, milioni di giovani manifestavano contro la guerra in Vietnam e rivendicavano uguaglianza e giustizia sociale. Nacquero così migliaia di esperimenti di comunità autogestite, le cosiddette Comuni. Fu in quel contesto che nacque Christiania, dando vita ad una comunità autogestita, ispirata ai valori di libertà, pace e condivisione. I primi precursori ristrutturarono gli edifici per trasformarli in abitazioni, ripulirono le aree verdi e cominciarono ad organizzare eventi. L’esperimento stava diventando solido e reale.

E oggi?
Christiania si è autoproclamata autonoma e indipendente dalla Stato danese, anche se in realtà rimane una stretta connessione con il comune di Copenhaghen al quale paga le tasse, ma in cambio è stato concordato l’uso gratuito dell’elettricità, dell’acqua e della raccolta dei rifiuti. E’ vero, non è proprio una totale indipendenza, ma la si può definire “una città nella città”. Tutti i servizi essenziali sono presenti, ci sono asili e scuole dell’infanzia, le poste, negozi, piccoli ristoranti e anche un posto di primo soccorso sanitario. E come un vero Stato, a Christiania ci sono organi di governo come l’Assemblea Comune che decide sulle regole della comunità. Molte di queste regole devono essere rispettate anche da tutti i turisti che la visitano. Ogni anno sono oltre un milione i turisti che incuriositi entrano a Christiania.

Regole da rispettare
Pertanto se sei curioso di visitarla, ricorda che ci sono norme di base da rispettare. Non si può accedere in auto, niente armi e soprattutto niente droghe pesanti. Quelle pesanti no, ma sono ammesse le droghe leggere come l’hashish e la marijuana. Ci sono intere vie come la Pusher Street (il nome dice tutto…) dove il libero commercio è accettato e la merce è ben visibile sulle bancarelle. Ma non farti ingannare dall’apparenza, Christiania è molto di più, è uno stile di vita alternativo basato sul rispetto reciproco e l’amore per l’ecologia e la pace.


Ricorda di rispettare la privacy dei residenti e se desideri fare delle foto chiedi il permesso prima di scattare. In alcune vie del quartiere è vietato fotografare, quindi molta attenzione e discrezione.
Cosa vedere
Non ci sono monumenti o altre classiche attrazioni, Christiania è un luogo aperto nel quale ogni forma artistica è sempre stata accolta e oggi si esprime in decine di iniziative e spazi culturali. Ogni giorno ci sono spettacoli musicali con band che si esibiscono nell’arena, compagnie teatrali, laboratori artistici di pittura e scultura, laboratori di artigianato artistico e addirittura un cinema. E se vieni con dei bambini puoi assistere agli spettacolini al Børneteatret, un teatro a loro dedicato.




Altrimenti lasciati prendere dalla curiosità e passeggia per le strade non asfaltate cercando angoli estroversi, case dipinte in colori vivaci e ricoperti di bellissimi murales e graffiti. Inoltre ci sono negozi di antiquariato, oggetti artistici, una fabbrica di biciclette e tanti bar e ristoranti.






Come arrivare a Christiania
Christiania si trova nel quartiere di Christianshavn, ed è possibile raggiungerla facilmente con la metropolitana, scendendo all’omonima fermata. Una volta usciti dalla metro, circa 100 metri e sarete arrivati. Altrimenti è possibile arrivarci anche con i bus numero 19, 47 e 66. Oppure se volete fare una passeggiata a piedi, dista circa 4 km dalla Stazione Centrale e da Tivoli.

L’ingresso principale si trova sulla via Prinsessegade. Per entrare nella cittadella dovrai passare sotto il caratteristico arco in legno, tassativamente a piedi o in bicicletta. Oltrepassata la porta troverai l’ufficio informazioni nel quale c’è la possibilità di richiedere una visita guidata di gruppo.
Curiosità
- Nella città libera, i turisti pagano con le corone danesi, mentre gli abitanti di Christiania usano il Løn che è una moneta locale.
- Christiania ha anche una propria bandiera, fatta con sfondo rosso e tre cerchi centrali di colore giallo posti in orizzontale. I cerchi gialli della bandiera farebbero riferimento ai puntini sulle tre “i” della parola Christiania.
- Accanto al portale d’ingresso della “città libera” c’è una targa dell’Unesco che ha inserito Christiania nei patrimoni dell’umanità.

Senza dubbio è una meta turistica tra le più originali e gettonate della Danimarca. L’unicità di Christiania non si limita alla prima apparenza, ma è interessante vedere come questa comunità riesce a vivere, con proprie leggi, con un autogoverno democratico, rispetto per l’ambiente, all’essere liberi ed indipendenti da padroni e stati.
Christiania, è un posto unico al mondo, ed è molto più di un semplice quartiere di Copenaghen.
Altre informazioni su: https://it.wikipedia.org/wiki/Christiania