Castello di Torrechiara, una storia d’amore per l’eternità!

Castello di Torrechiara, una storia d’amore per l’eternità!

Ogni volta che sentiamo nominare un castello la nostra immaginazione comincia a fantasticare su impavidi condottieri e le loro efferate conquiste, ma questa è una storia diversa! Il Castello di Torrechiara infatti nasce da un sogno d’amore, dalla passione travolgente di un cavaliere per una nobildonna.

Il Castello di Torrechiara si trova 18 km a sud di Parma in direzione Langhirano e il suo profilo si staglia su una delle prime colline che dominano la campagna circostante. Si tratta di uno dei manieri meglio conservati in Italia e viene considerato come la miglior fusione architettonica tra lo stile medievale e rinascimentale. Fin da lontano, lo sguardo è attirato dalla sua forma con le quattro torri angolari che lo rendono scenograficamente perfetto. Per accedervi è necessario lasciare l’auto nella piccola frazione di Torrechiara e percorrere una ripida salita, ma vi assicuro che la fatica è ampiamente ripagata dallo spettacolare panorama sui dintorni.

castello di torrechiara
Castello di Torrechiara
Panorama dal castello
Panorama dal castello

Quando l’amore fa nascere un castello!

Come vi dicevo la nascita di questo castello è dovuta ad una scintilla d’amore scoccata tra il conte Pier Maria de’ Rossi e la nobile dama Bianca Pellegrini d’Arluno, ma la cosa più intrigante è che quando si conobbero erano entrambi già sposati! Bianca era una bellissima donna dai capelli corvini e dagli occhi verde smeraldo e durante un incontro alla corte della potente famiglia dei Visconti si innamorò a prima vista del valoroso condottiero Pier Maria de’ Rossi. Lui fece ritorno a Parma e lei lo seguì. Benché sposati non potevano reprimere il loro temperamento passionale e avevano necessità di un luogo dove incontrarsi, cosicché il conte decise di far costruire il Castello di Torrechiara. E fu così che nel 1448 fu posata la prima pietra di quel castello che diventerà l’alcova dei due amanti. Ma chi era questo galante condottiero? Pier Maria de’ Rossi proveniva da una famiglia aristocratica che già possedeva vari castelli e rocche nei dintorni di Parma, ed essendo un condottiero al servizio dei duchi di Milano, si arricchì grazie ai successi ottenuti in varie battaglie. Tutti i danari guadagnati li investiva nella costruzione di molte rocche e manieri a tal punto che fu soprannominato “Signore dei cento castelli”. Ma la sua fama e la sua gloria passavano in second’ordine rispetto alla passione che provava per Bianca, e il Castello di Torrechiara divenne l’espressione del suo desiderio più grande, l’amore.

Ingresso del castello
Ingresso del castello
torri
Le imponenti torri
scorcio torrechiara
Scorcio panoramico dal castello
Loggiato interno
Loggiato interno

portone castello

Gli interni del castello

Raggiunta la prima cerchia di mura vi ritrovate nel caratteristico borghetto di Torrechiara e a sinistra l’ingresso vero e proprio del castello. Le mura possenti e le sue torri merlate sono spettacolari e l’ampio spazio della Corte d’Onore vi invitano ad entrare. Gli ambienti interni non sono arredati in quanto tutti gli arredi furono venduti agli inizi del secolo scorso, ma loro mancanza viene ampiamente compensata dai numerosi affreschi del XV secolo e tuttora ben conservati. Pertanto la vostra attenzione sarà rivolta spesso verso il soffitto per ammirare dipinti dai colori lussureggianti, fiori, piante, animali e bizzarre figure, secondo la moda ispirata alle decorazioni a grottesca.

sala interna
Sala interna

particolare di affresco

affresco
Affresco a grottesca

affresco

affresco floreale

Passare da una stanza all’altra vi regala belle sensazioni, luminosità, quiete e soprattutto serenità, l’esatto opposto di molti castelli che sono cupi e austeri, perché non dimentichiamoci che questo castello è stato costruito per la gioia e l’amore. E tutto questo diventa più tangibile nella stanza più famosa, la Camera d’Oro, nella quale i due amanti hanno consumato per anni la loro intensa passione. Fu chiamata “Camera d’oro” per la presenza del metallo prezioso nella decorazione delle formelle in terracotta che rivestivano le pareti. Su alcune di queste mattonelle ci sono due cuori su sfondo azzurro con il motto “Digne et in aeternum” (“vero e in eterno”) e un nastro con il motto “Nunc et semper” (“Ora e sempre”) che celebrano uno degli amori più intensi e profondi della storia medievale.

mattonelle
Camera d’Oro – “Due cuori e un castello”

Purtroppo col tempo è sparito l’oro che impreziosiva la camera ma è facile immaginarne il suo splendore quando i raggi del sole la illuminavano. Rimangono invece in buono stato di conservazione gli affreschi che arricchivano le volte della stanza. Tutti i dipinti celebrano l’amore tra i due amanti e si tratta dell’unico esempio in Italia della glorificazione dell’amor cortese tra due persone reali. In ogni lato della stanza sono raffigurati Pier Maria e Bianca nella loro promessa d’amore eterna. Dalla splendida camera si accede poi ad un terrazzo, per un ultimo sognante sguardo sul panorama sottostante.

La promessa eterna
Camera d’Oro – La promessa eterna
soffitto castello
Camera d’Oro – Bianca visita i castelli del suo amato
Pier Maria e Bianca
Camera d’Oro – Cupido scocca il dardo dell’amore
Pier Maria promette amore eterno a Bianca
Camera d’Oro – Amore eterno

L’Amore oltre la vita

L’amatissima Bianca morì nel 1480 all’età di 63 anni e il conte la fece seppellire nell’oratorio di San Nicomede all’interno del castello di Torrechiara dove, due anni dopo, verrà tumulato anche lui all’età di 69 anni. Ancora e per sempre insieme!

Una leggenda narra che ancora oggi, nelle notti di luna piena, il fantasma di Pier Maria si aggiri per il castello alla ricerca di Bianca, ripetendo le parole nunc et semper, ora e sempre!

Molto probabilmente se non ci fosse stata questa storia d’amore, oggi non potremmo vedere questo bellissimo castello.

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Per maggiori informazioni sugli orari e costi della visita consultate il sito ufficiale dei Castelli del Ducato

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