Abbazia di San Galgano, la spada nella roccia è quì!

Abbazia di San Galgano, la spada nella roccia è quì!

Forse non tutti sanno che la Spada nella Roccia si trova in Italia e più precisamente a poche decine di chilometri da Siena. Ma questa non è leggenda è realtà.

 

Chissà se il film d’animazione di Walt Disney del 1963 ha preso ispirazione proprio da questo luogo, cosiccome il romanziere White quando ha scritto la vita di Re Artù (King Arthur) con il libro La Spada nella Roccia (The Sword in the Stone). 


Il piccolo paesino di San Galgano si trova a poco più di 30 km da Siena ed è una piccola frazione di Chiusdino, e per arrivarci occorre prendere la Strada Provinciale SP73bis e successivamente la SP441.

La Spada nella Roccia a San Galgano

L’Abbazia è famosa non solo per la Spada nella Roccia ma anche perchè è senza tetto e questo richiama inevitabilmente a luoghi misteriosi delle Highlands scozzesi.

 

 Lasciatevi quindi stregare dal fascino di antichi richiami medievali e dall’Excalibur e passeggiate tra le mura della chiesa e del chiostro fino ad arrivare alla Sala Capitolare dove si riunivano i monaci cistercensi. Sarà impossibile non scattare foto, e quando sarete al centro della chiesa chinatevi a guardare verso l’alto per fotografare il contorno delle mura a forma di croce che si staglia nel cielo. 

 


Anche la storia dell’Abbazia è curiosa; fu costruita verso la fine del XIII secolo e consacrata nel 1288 e fu sempre abitata da monaci cistercensi, ma prima una carestia e successivamente la peste del 1348 ne decretarono il declino e l’abbandono. Nel corso dei secoli successivi ha subìto varie devastazioni e contese, ma la cosa più assurda riguarda proprio il tetto il quale è mancante non per l’incuria ma perchè fu venduto! Ebbene sì, a metà del XVI secolo l’abbazia fu affidata ad un abate il quale prese la folle decisione di vendere la copertura in piombo del tetto. Da quel momento il decadimento fu inesorabile. Come se non bastasse nel 1786 crollò anche il campanile a causa di un fulmine. Solo a partire da 1924 si decise di recuperare e restaurare l’edificio religioso.

 

San Galgano

Ma chi era San Galgano? Da giovane era un nobile cavaliere conosciuto con il nome di Galgano Guidotti, ma la sua vita giovanile aveva ben poco di religioso e al contrario era fatta di violenze e lussuria. 


Ad un certo punto della sua esistenza ebbe la “chiamata di Dio” e per seguire la sua vocazione si recò sulla collina di Montesiepi a pochi passi dall’abbazia.



 

 

Eremo di Montesiepi

Arrivato in questo luogo dismise i suoi abiti da cavaliere e conficcò la sua spada in una roccia in segno di rinuncia alle violenze del passato e per creare simbolicamente una croce sulla quale pregare. Questa usanza era già praticata dai Crociati durante le loro battaglie in terre straniere, conficcando nel terreno le loro spade per ricreare la sagoma di una croce cristiana.


Sul colle di Montesiepi l’eremita Galgano trascorse tutto il resto della sua vita e vi morì nel 1181. Pochi anni dopo fu costruito l’eremo proprio sopra alla capanna dove visse. L’edificio ha una pianta circolare ed è chiamato anche La Rotonda e proprio al suo interno è visibile la Spada nella Roccia. Purtroppo oggi la spada è coperta da una cupola trasparente di plastica in quanto per ben due volte è stata spezzata da vandali nel tentativo di estrarla.

La Spada nella Roccia all’interno dell’Eremo di Montesiepi
Interno dell’Eremo (La Rotonda)

Per arrivare all’Eremo di San Galgano potete fare una passeggiata a piedi di circa 400 metri partendo proprio dall’Abbazia. Ed è proprio in questo tratto di strada che potete fermarvi a fare uno spuntino al Salendo Wine Bar dove si possono gustare piatti sfiziosi e degustare un buon bicchiere di vino rosso. 


Ma le sorprese non finisco quì. 
A pochi chilometri di distanza dall’Abbazia di San Galgano potete soggiornare in uno splendido agriturismo immerso nel verde del parco Naturale della Val di Merse. Si tratta dell’agriturismo Mulino delle Pile e la sua particolarità è quella di essere il testimonial della pubblicità del Mulino Bianco della Barilla. 

Esatto è proprio lui, con il suo mulino funzionante e l’ambientazione da sogno. Sarebbe l’ideale pernottare almeno una notte in questo luogo da favola.

Agriturismo Mulino delle Pile